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Dalla Consulta un riconoscimento per i giudici di pace: anche a loro spetta il rimborso per le spese legali
Corte cost.
La sentenza della Corte costituzionale n. 267 del 9 dicembre 2020 nel decidere la questione di costituzionalità dell’art. 18, comma 1, del d.l. n. 67/1997 che, in base al diritto vivente, non prevedeva il rimborso delle spese di patrocinio legale sostenute dai giudici di pace nei giudizi promossi per fatti inerenti alla funzione e conclusisi con accertamento negativo di responsabilità, ha contribuito all’elaborazione di un ulteriore “tassello” dello status del giudice di pace.
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Il termine breve per il ricorso in Cassazione avverso le decisioni disciplinari del CNF
Cass. civ.
La sentenza delle Sezioni Unite della Corte di cassazione del 4 dicembre 2020, n. 27773 ha chiarito alcuni aspetti processuali in relazione ai termini di impugnazione delle decisioni disciplinari.
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Avvocato-testimone? Tra “facoltà” processuale e “obbligo” deontologico di astensione
Cass. civ.
L’ordinanza della prima sezione civile della Corte di cassazione ha avuto modo di fare chiarezza sull’operatività della facoltà di astensione che l’art. 249 c.p.c. riconosce all’avvocato che sia chiamato a rendere testimonianza su fatti appresi nell’esercizio di un suo mandato difensivo.
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La Corte di cassazione illustra la “nuova” protezione umanitaria
Corte di cassazione, relazione 20 novembre 2020, n. 94.pdf
Con la Relazione n. 94/20, la Suprema Corte riordina la disciplina in materia di protezione internazionale a seguito delle disposizioni urgenti dettate dal d.l. n. 130/2020, ponendo l’accento su alcuni profili interpretativi e sul diritto transitorio.
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Prorogate al 31 gennaio 2021 le misure di accesso ai servizi in Cassazione
Corte di cassazione, provvedimento 26 novembre 2020, n. 2906.pdf
Con provvedimento n. 2906/20 del 26 novembre, il Primo Presidente della Corte di cassazione ha disposto la proroga, fino al 31 gennaio 2021, delle misure volte a regolamentare l’accesso ai servizi presso la Corte, adottate in relazione all’emergenza sanitaria da COVID-19.
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Rito sommario di cognizione: la riconvenzionale riservata al collegio non è (sempre) inammissibile
Corte cost.
La disciplina del procedimento sommario di cognizione è incostituzionale nella parte in cui non prevede che, qualora con la domanda riconvenzionale sia proposta una causa pregiudiziale a quella oggetto del ricorso principale e la stessa rientri tra quelle in cui il tribunale giudica in composizione collegiale, il giudice adito possa disporre il mutamento del rito.
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Equa riparazione: quando si intende iniziato il “processo”?
Corte cost.
La norma della cd. legge Pinto secondo cui, ai fini del computo del termine ragionevole, il processo penale si considera iniziato soltanto con l'assunzione della qualità di parte civile è coerente con la ricostruzione sistematica che, prima e al di fuori della formale instaurazione del rapporto processuale, nega al danneggiato la facoltà di far valere in sede penale il “diritto di carattere civile” al risarcimento.
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Class action europea: approvata la Direttiva per la tutela dei consumatori da danni collettivi
Class actionsIl Parlamento europeo ha approvato in via definitiva una nuova Direttiva che consentirà a gruppi di consumatori dell’unione di intraprendere azioni collettive, introducendo un modello armonizzato di azione rappresentativa.
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Valida la notifica PEC dei ricorsi introduttivi di giudizi innanzi alla Corte costituzionale
Corte cost.
La Corte costituzionale ha chiarito che la notifica dei ricorsi introduttivi di giudizi di legittimità costituzionale in via principale possa essere validamente effettuata via PEC.
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Mancata partecipazione all’udienza di precisazione delle conclusioni: quando le istanze istruttorie possono ritenersi comunque reiterate?
Cass. civ.
L’emissione da parte del giudice istruttore di un provvedimento di rigetto delle istanze istruttorie comporta per la parte interessata la necessità di ribadire espressamente le proprie istanze la quali, in difetto, devono intendersi tacitamente rinunciate; tuttavia, in caso di mancata partecipazione del procuratore di una parte all’udienza di precisazione delle conclusioni, debbono intendersi comunque richiamate le richieste precedentemente formulate, ivi comprese le istanze istruttorie che la parte abbia reiterato dopo che ne sia stata rigettata l’ammissione, anche in sede di udienza immediatamente successiva al rigetto delle prova richieste ed antecedente all’udienza di precisazione delle conclusioni.
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