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Giurisprudenza commentata |
Eccezione di rito disattesa dal giudice di primo grado e rilevabilità della questione in appello
Cass. civ.
La Suprema Corte prende posizione sulla possibilità che una questione pregiudiziale di rito – quale quella relativa all'ammissibilità della domanda riconvenzionale – che sia stata disattesa solo implicitamente dal giudice di primo grado possa essere riesaminata d'ufficio dal giudice del gravame.
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I terzi trasportati sono sempre incapaci di testimoniare?
Prova testimonialeLa Corte di legittimità ha ritenuto erronei i rilievi del giudice d'appello, il quale aveva considerato i terzi trasportati incapaci di deporre perché portatori di un “possibile interesse” alla partecipazione al giudizio di risarcimento danni al veicolo proposto dal proprietario.
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Incompatibilità di uno dei componenti del collegio e revocazione delle sentenze della Cassazione
Cass. civ.
La Suprema Corte ha affermato che la dedotta incompatibilità, seppur accertata, di uno dei cinque componenti del collegio decidente non integra la fattispecie di cui all'art. 391-bis c.p.c. e, pertanto, non costituisce causa di revocazione, né è causa di nullità della decisione adottata.
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L'interpretazione della norma processuale consolidata e i limiti dell'overruling
Cass. civ., sez. un.
Le Sezioni Unite evidenziano la necessità di una particolare cautela nell'interpretazione di una norma processuale, la cui esegesi, in presenza di un orientamento consolidato in seno alla giurisprudenza di legittimità, può essere mutata solo in due casi.
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Il rilevante divario tra deductum e decisum non integra soccombenza reciproca
Cass. civ., sez. un.
Le Sezioni Unite hanno chiarito che nell’ipotesi di rilevante sproporzione tra la somma richiesta con la domanda e quella attribuita con la decisione, non ricorre una soccombenza reciproca ai fini della statuizione sulle spese.
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Il verbale di conciliazione è titolo esecutivo per l'esecuzione degli obblighi di fare e di non fare
Cass. civ.
Nell'ordinanza oggetto di commento viene affrontata la questione - ormai a dire il vero pacifica - dell'idoneità del verbale di conciliazione a costituire titolo esecutivo non solo per l'espropriazione forzata ma anche per l'esecuzione ex art. 612 c.p.c.
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Differenza tra duplicato informatico e copia informatica: la Cassazione fa chiarezza
Cass. civ.
La copia informatica di un documento nativo digitale presenta, sul bordo destro delle pagine, la “coccarda” e la stringa alfanumerica. Il duplicato informatico, invece, non presenta alcun segno grafico.
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La ricorribilità in cassazione dei provvedimenti provvisori ablativi o limitativi della responsabilità genitoriale
Cass. civ.
La Prima Sezione ha rimesso alle Sezioni Unite la questione della ricorribilità in cassazione ex art. 111 Cost. dei provvedimenti definiti provvisori ma ablativi o limitativi della responsabilità genitoriale.
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Mutamento della domanda di adempimento in domanda di risoluzione in appello
Cass. civ.,
Pur consentendo l'ordinamento la modifica della primigenia domanda di adempimento in domanda di risoluzione, anche in grado di appello e, dunque, il mutamento del petitum, è però precluso alle parti fondare una tale modifica su una causa petendi differente.
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Limiti di ammissibilità della prova testimoniale nei giudizi in materia di licenziamento
Cass. civ., sez. lav.
L'ordinanza in commento affronta la questione attinente all'ammissibilità, o meno, all'interno del sistema giuridico italiano, della prova testimoniale avente ad oggetto l'esistenza scritta di un atto per il quale la forma è richiesta ad substantiam, quale la comunicazione del licenziamento.
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