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Giurisprudenza commentata |
Quando il teste che può partecipare al giudizio è incapace?
Cass. civ.
Nella pronuncia in esame, la Suprema Corte si è occupata della questione inerente l'incapacità a deporre prevista dall'art. 246 c.p.c..
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Notificazione dell’atto di gravame presso il «domicilio digitale» del difensore esercente extra districtum
Cass. civ.
La questione giuridica sottoposta all’attenzione della Suprema Corte nella sentenza in esame è stata quella di stabilire se fosse valida ed efficace la notificazione dell’atto di appello, avvenuta presso la cancelleria del giudice a quo ai sensi dell’art. 82 r.d. n. 37/1934 anziché presso l’indirizzo PEC del difensore o della società appellata.
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Rapporti tra mediazione obbligatoria e opposizione a decreto ingiuntivo
Mediazione e opposizione a decreto ingiuntivoNella sentenza in commento, il tribunale di torre Annunziata si è occupato del tema relativo all'individuazione del soggetto obbligato a presentare la domanda di mediazione nei giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo.
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Azione di simulazione, revocazione straordinaria ed effetti della trascrizione delle domande giudiziali
Cass. civ.
Questi i principali temi di cui si è occupata la Suprema Corte di cassazione nella sentenza in commento.
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La partecipazione del P.M. al giudizio di impugnazione del rendiconto dell'amministratore di sostegno
Procedimento di amministrazione di sostegnoDue le questioni sottoposte all’attenzione della Corte d’appello di Cagliari: la competenza a provvedere sull'impugnazione e la necessità della partecipazione al giudizio impugnatorio da parte del P.M..
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Le Sezioni Unite fanno il punto sui procedimenti esperibili per la liquidazione dei compensi degli avvocati
Cass. civ.
Con la decisione in commento, le Sezioni Unite della Corte di cassazione, esclusa l’utilizzabilità del rito ordinario di cognizione e di quello sommario di cui agli artt. 702-bis e ss., affermano che le controversie di cui all’art. 28 della l. n. 794/1942 possono essere introdotte, oltre che con il procedimento monitorio, anche con ricorso sommario cd. speciale di cui agli artt. 14, 3 e 4 d.lgs. n. 150/2011, con la precisazione che restano soggette al rito indicato dall’art. 14 cit. anche quando il cliente dell’avvocato non si limiti a sollevare contestazioni sulla quantificazione del credito alla stregua della tariffa, ma sollevi contestazioni in ordine all’esistenza del rapporto, alle prestazioni eseguite ed in genere riguardo all’an debeatur.
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Interpretazione della domanda di parte ed omesso esame: le diverse conseguenze in sede di legittimità
Cass. civ.
La questione di cui si è occupata la Cassazione con la sentenza in esame si appunta sulla interpretazione dell’art. 112 c.p.c. e sulla sua differenziazione rispetto all’ipotesi della omessa pronuncia.
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Relata di notifica: quando è contestabile con la sola prova contraria?
Cass. civ.
La sentenza in commento si è occupata di stabilire quali sono le dichiarazioni contenute nella relata di notifica da impugnare con la querela di falso.
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La ragione più liquida e l’ordine di cui all’art. 276 c.p.c.
Decisione della causaIl tribunale di Roma, nella decisione in commento, si è occupato di stabilire se la domanda può essere respinta sulla base della soluzione di una questione assorbente, pur se logicamente subordinata, senza che sia necessario esaminare previamente tutte le altre secondo l’ordine previsto dall’art. 276 c.p.c..
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Opposizione ex art. 615 c.p.c. e titolo esecutivo giudiziale
Opposizione all’esecuzioneLa questione esaminata dalla pronuncia in commento attiene al coordinamento, nell’ambito dei motivi di opposizione deducibili ex art. 615 c.p.c., ove l’esecuzione sia fondata su titoli di natura giudiziale, con il generale principio, dettato dall’art. 161 c.p.c. di conversione dei vizi di nullità degli stessi in motivi di gravame.
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